19.5.20

K466

# Già ai tempi di Marx crisi di entità sempre maggiore scuotevano il capitalismo, a cicli decennali. L'unico rimedio venne trovato nel colonialismo, ossia nel reperimento di nuove fonti di materie prime a basso costo e di mercati nei quali scaricare la produzione non assorbita dal consumo interno.
Questo processo non poteva però proseguire in eterno, come illustrato da Lenin nel suo scritto “L'imperialismo, fase suprema del capitalismo”. Le potenze imperialiste dovevano ormai strapparsi i mercati a vicenda, il che provocò la prima guerra mondiale, affrettando quello che si pensava sarebbe stato il crollo definitivo del sistema; la crisi del 1929 parve poi confermare questa previsione.
Eppure gli alfieri del marxismo-leninismo non sentirono mai suonare le trombe del Giudizio Universale, per il capitalismo. Esso infatti si risollevò dalla crisi disastrosa del ‘29 applicando la ricetta proposta dal grande economista britannico John Maynard Keynes (intervento dello stato nell’economia per integrare la domanda privata, accompagnato da un massiccio ‘quantitative easing’, si direbbe ai giorni nostri, ossia da un ‘allentamento quantitativo’ dei cordoni della borsa monetaria e quindi del credito). Inoltre dopo aver sconfitto grazie all'alleanza col comunismo sovietico, nella seconda guerra mondiale, il nazifascismo che voleva riformarlo ‘da destra’, per così dire (emblematico a questo proposito il ruolo di un conservatore come Winston Churchill), il capitalismo diede vita ad una fase di sviluppo senza precedenti nella storia dell'umanità, che alla fine travolse ogni altro diverso esperimento sociale ed economico.
Questo lo aveva già previsto l'economista sovietico Nikolai Kondratiev, la cui ‘Teoria delle Onde’ non poneva alcuna data di scadenza al capitalismo, ma anzi ne sottolineava la capacità di recupero e di iniziare sempre nuovi cicli economici. Purtroppo per lui il marxismo-leninismo era ormai l'ideologia ufficiale di un regime totalitario, il quale non poteva veder messe in discussione le proprie basi ideologiche: se il capitalismo non era sul punto di crollare, che senso aveva la dottrina staliniana del ‘comunismo in una sola nazione’ ? Per questo delitto di lesa maestà ideologica Kondratiev venne fucilato nel 1938, dopo un processo farsa ed otto anni di detenzione come prigioniero politico.

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