7.4.20

K453

# I cinesi hanno un modo di dire che di questi tempi potrebbe risultare davvero utile: cavalcare la tigre. Chissà, forse è quanto ha consentito loro di arginare il Corona Virus in tempi record, mentre noi dobbiamo sperare di uscire dal tunnel dei contagi prima che torni l'inverno e le basse temperature portino con sé un'ecatombe.
Il futuro è sulle ginocchia degli dei, come dicevano gli antichi. Sebbene fare previsioni sia un'attività che ho sempre lasciato ad indovini, astrologhi ed adepti di Nostradamus, ormai ho vissuto abbastanza in un paese come l'Italia per essere certo su chi uscirà vincente da questa spinosa situazione. Eccoli qua, i soliti noti:
- gli sprovveduti che alle prime misure di contenimento del virus strepitavano: “Bisogna riaprire tutto !” e adesso invocano la legge marziale. Una volta usciti dall'emergenza ne approfitteranno per chiedere uno stato di polizia, o magari direttamente un regime fascista.
- il soggetto anomalo che pronunciò testuali parole: “Non sempre le misure drastiche sono le migliori” (!), mentre passeggiava in maniera delirante per le vie di Roma. Costui di sicuro continuerà a spacciare le sue sacre verità ai furbi e agli orbi, anche se in Cina l'avrebbero già spedito a rieducarsi in un campo di lavoro.
- chi fino a ieri voleva separarsi dalla Repubblica italiana, e adesso lamenta la mancata assistenza di quello stesso stato, che avrebbe pieno diritto di mandarli a quel loro mitico paese.
Se conosco l'Italia, questi saranno i trionfatori che si aggiudicheranno la vittoria sul Corona Virus, una volta che l'epidemia abbia fatto il suo corso, vantando l'efficienza padana o la virtù taumaturgica delle preghiere. Allora ci sarà da correre ad abbracciare un infettato, se riusciremo a trovarlo.

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