3.4.20

K452

# Gli Oasis non sono mai stati la mia rock band preferita; li nomino solo perché un film che ho visto di recente, “The Proposal”, di Anne Fletcher (2009)


mi ha riportato alla mente il titolo di un loro album: “(What's the Story) Morning Glory ?” (1995).
La cosiddetta ‘gloria del mattino’ consiste in un banale fenomeno fisiologico sperimentato prima o poi da qualunque maschio: riempendosi di notte, la vescica urinaria preme sulla prostata col risultato di causare, al mattino, erezioni scollegate da stimoli sessuali.
Riguardo al film, esso tratta di una consulente editoriale di nazionalità canadese, Margaret Tate (Sandra Bullock) che avendo scordato, fra mille impegni, di rinnovare il visto d'ingresso, rischia di essere deportata in patria dal Servizio Immigrazione degli Stati Uniti. Per evitarlo ricatta il suo assistente, Andrew Paxton (Ryan Reynolds), costringendolo a sposarla, così da ottenere la cittadinanza americana.
Le cose però non sono così semplici: un funzionario federale sospetta che il loro sia un matrimonio di convenienza, come in effetti è, quindi la coppia deve recarsi a casa dello sposo, in Alaska, ad annunciare il matrimonio alla famiglia, allo scopo di dargli una parvenza di verità. Poichè i futuri suoceri, ricchi possidenti, sistemano Margaret ed Andrew nella stessa camera, il finto fidanzato si adatta a dormire su qualche coperta sul pavimento; al mattino però, quando sua madre porta loro la colazione, Andrew corre a sistemarsi nel letto accanto a Margaret, per tenere in piedi la pantomima.
E' qui, con grande scandalo della donna, che entra in scena la ‘morning glory’:

Alla sua muta giustificazione, Margaret risponde con un commento indignato:


Non rimarrà disgustata ancora a lungo. La famiglia di Andrew la accoglie con affetto e calore; conoscendolo meglio, in tutti i sensi, il presunto fidanzato non le sembra poi così male; perfino la sua ex ragazza le parla bene di lui ecc. Insomma, al momento degli sponsali Margaret non se la sente di ingannare tutti quanti, così rivela l'arcano e torna a New York per fare i bagagli e rientrare in Canada. Questo fatto rivela alla mancata suocera il mutamento dei sentimenti della donna nei confronti del figlio:

Suo marito invece non ha capito nulla, come c'è da aspettarsi da un uomo in queste circostanze.

Anche Andrew ha cambiato idea sulla tirannica capa, così la insegue a New York e le propone di sposarlo, stavolta sul serio. Sebbene la risposta sia affermativa, pare che Margaret non intenda rinunciare alle sue prerogative, 

il che fa sembrare fin troppo ottimistico l'entusiasmo della parte maschile dei presenti.

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