3.5.19

K356

# Da un po' di tempo Rose Wilson, il personaggio del DC Universe un tempo nota come “The Ravager” ha cambiato moniker: ora si fa chiamare “Willow” (salice), chissà perché.
La stessa perplessità la esprime suo padre, Slade Wilson, ossia Deathstroke the Terminator, il quale ha da ridire anche sull'abbigliamento della figlia.


I Hmong sono un popolo che abita la Cambogia, terra di origine della madre di Rose, da Slade conosciuta quando era uno specialista in ‘black ops’ della CIA, durante la guerra in Vietnam. Considerato che il conflitto vietnamita è finito nel 1975, oggi Rose dovrebbe avere ben più di quarant'anni, ma nei fumetti il tempo non scorre in maniera lineare; la ragazza ha quindi sempre l'aspetto di un'adolescente, e come gran parte di loro tiene il parere del genitore in ben poca considerazione, soprattutto se si tratta di ‘fashion choices’, come risulta dalla risposta sarcastica.
I rapporti fra i due sono complicati dal fatto che, data la sua natura di figlia ‘illegittima’ (non so se questa definizione sia ancora contemplata dal diritto di famiglia), Rose si è sempre sentita trascurata a favore della vera famiglia del padre, comprendente altri due figli, Grant e Joseph.
Non potrebbe sbagliarsi di più: nonostante sia uno spietato sicario, Slade è davvero affezionato alla figlia; bisogna considerare, tuttavia, che sua moglie, Adeline Kane, pezzo grosso della CIA nonché soggetto intrattabile, del tutto degno del titolo di “fu***ng bitch from hell”, se questo ormai non fosse un complimento, prese molto male il tradimento del marito, al punto che quando venne a sapere della prole adulterina tramò l'eliminazione fisica della stessa. Fu questo a spingere Slade a mantenere le distanze da Rose, per proteggerla, e lei ad addestrarsi, fin da bambina, nelle arti letali del padre, così da avere una chance di sopravvivenza.
Infine ecco un riquadro tratto da un fumetto degli Anni Ottanta. Come si vede, nonostante l'antichità del reperto Rose esibisce già i suoi caratteri distintivi: capelli bianchi e attitudine da ‘bad ass’. 
 

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