# Il termine 'lesbo-thriller' da me usato per definire "Passion" (2012) di Brian De Palma, può essere applicato a pieno titolo anche ad altre pellicole più o meno recenti.
Ad esempio "Bound" (1996) dei fratelli Wachowski, un film che val la pena davvero di vedere per la sua trama hitchockiana, oltre naturalmente alle torride scene di sesso fra le due protagoniste. E' un peccato che in seguito i Wachowski non siano più stati all'altezza di questo primo exploit: la saga di "Matrix" l'ho sempre considerata una pretenziosa fetecchia.
Ad esempio "Bound" (1996) dei fratelli Wachowski, un film che val la pena davvero di vedere per la sua trama hitchockiana, oltre naturalmente alle torride scene di sesso fra le due protagoniste. E' un peccato che in seguito i Wachowski non siano più stati all'altezza di questo primo exploit: la saga di "Matrix" l'ho sempre considerata una pretenziosa fetecchia.
Si può dare un'occhiata anche a "Chloe" (2009) di Atom Egoyan, che si avvale delle notevoli interpretazioni di Julianne Moore ed Amanda Seyfried. In questo caso una donna assume una escort per mettere alla prova la fedeltà del marito, che sospetta di ripetuti tradimenti, ma è lei a cadere preda delle sue grazie, e come se non bastasse Chloe si rivela una stalker, che quando l'altra interrompe la loro relazione per ripicca seduce suo figlio.
Insomma, ancora una volta risalta la differenza archetipica fra i sessi: il cadere delle inibizioni conduce di solito l'uomo alla morte, e si potrebbero citare innumerevoli esempi, mentre la donna è spinta ad ampliare la propria sfera erotica verso territori inesplorati, verso 'l'apoteosi della voluttà inutile', come direbbe il filosofo.
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