9.9.05
026
# Antologia personale
Dagli “Epigrammi” di Marco Valerio Marziale
III, 71
Mentula cum doleat puero, tibi, Naevole, culus,
non sum divinus, sed scio quid facias.
Se al tuo schiavo fa male il cazzo e a te, Nevolo, il culo,
non sono un indovino ma so cosa succede.
VI, 23
Stare iubes semper nostrum tibi, Lesbia, penem:
crede mihi, non est mentula quod digitus.
Tu licet et manibus blandis et vocibus instes,
te contra facies imperiosa tua est.
Tu vuoi, Lesbia, che l'abbia sempre dritto:
credimi, il cazzo non è un dito.
Tu l'accarezzi e gli parli in confidenza,
ma il tuo fare imperioso t'è nemico.
VI, 91
Sancta ducis summi proihbet censura vetatque
moechari. Gaude, Zoile, non futuis.
La santa censura del duce supremo vieta
di fottere la donna altrui. Godi, Zoilo, tu non scopasti mai.
XI, 19
Quaeris cur nolim te ducere, Galla ? Diserta es.
Saepe soloecismum mentula nostra facit.
Mi chiedi perché non voglio sposarti, Galla ? Sei istruita
e il mio uccello fa spesso errori di grammatica.
XI, 87
Dives eras quondam: sed tunc pedico fuisti
et tibi nulla diu femina nota fuit.
Nunc sectaris anus. O quantum cogit egestas !
Illa fututorem te, Charideme, facit.
Fosti ricco un tempo, e grande inculatore;
mai ti fu nota una femmina.
Ora fotti le vecchie. Che potenza ha la miseria !
Perfino te, Caridemo, ha reso scopatore.
XI, 97
Una nocte quater possum: sed quattuor annis
si possum, peream, te Telesilla semel.
Quattro ne faccio in una notte: ma in quattro anni
possa crepare se Telesilla una volta arrivo a scopare.
XII, 86
Triginta tibi sunt pueri totidemque puellae:
una est nec surgit mentula. Quid facies ?
Hai trenta ragazzi con te, e altrettante ragazze,
ma un cazzo solo, che per di più non tira. A che ti servono ?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento