# Come andrà a finire il triangolo amoroso che costituisce la trama del romanzo di Edith Wharton “L’età dell’innocenza” ? Riuscirà Newland Archer a districarsi dai mille condizionamenti che lo imprigionano, scegliendo Ellen la ribelle, o si sottometterà alla amorevole dittatura imposta su di lui dalla soave ed implacabile May ? Non che ci siano dubbi, visto che il romanzo fu pubblicato più di un secolo fa, ma leggendolo si finisce per fare il tifo per uno o l’altro dei suoi personaggi principali, ed alla fine si rischia di rimanere con un po’ d’amaro in bocca.
Newland ed Ellen si incontrano in occasioni disparate a mesi di distanza, ma ogni volta la fiamma della loro passione rischia di erompere, con conseguenze irreparabili. Avendolo ben presente, Ellen si trasferisce da New York a Washington; Newland la insegue e le strappa la promessa di un incontro ‘privato’, dopo del quale lei se ne andrà per sempre. Lui accetta questa condizione, perché è sicuro che dopo la loro intimità non gli sarà difficile convincerla a fuggire insieme.
Sennonché Ellen è costretta a tornare a New York per assistere la nonna, reduce da un lieve attacco cardiaco. La matrona della famiglia Mingott ha sempre avuto un debole per lei, per le stesse ragioni per cui il resto del clan la detesta, così vorrebbe convincerla a rimanere, tuttavia improvvisamente Ellen decide di partire per l’Europa.
Newland è ormai certo di volerla seguire, ma quando sta per dirlo alla moglie, May gli comunica di essere incinta, legandolo a sé per sempre. La scena dimostra che è tutt’altro che innocente, e ben decisa a tenersi quello che ritiene sia suo di diritto (1).
«Lo hai detto a qualcun altro?».
«Solo alla mamma e a tua madre.» Si interruppe e poi aggiunse in fretta, mentre il sangue le affluiva alla fronte:«Cioè ... anche a Ellen. Ti avevo detto che avevamo avuto un lungo colloquio un pomeriggio ... e quanto è stata cara con me».
«Ah ...», disse Archer e sentì il cuore che cessava di battergli.
Si accorse che sua moglie lo stava osservando intensamente. «Ti dispiace che sia stata la prima persona a saperlo, Newland?»
«Dispiacermi? Perché dovrebbe?» Lui fece un ultimo sforzo per riprendersi. «Ma questo è successo una quindicina di giorni fa, no? Pensavo che tu avessi detto di non esserne stata sicura fino a oggi.»
Ella avvampò, ma continuò a guardarlo. «No, non ero sicura, allora ... ma le ho detto di esserlo. E vedi che avevo ragione!», esclamò, con gli occhi azzurri che le brillavano per la vittoria.
Ormai tutti nel loro ambiente pensavano che Newland ed Ellen fossero amanti nel senso concreto del termine, benché purtroppo per lo spasimante non fosse vero. Ne era certa anche May, la quale ha pensato bene di far sapere ad Ellen d’essere incinta, anche se non ne era sicura; l’ha costretta così alla fuga in Europa, assicurandosi la vittoria su tutta la linea. Un colpo da maestro, che fa di May il mio personaggio preferito.
Nota
1. Edith Wharton, L’età dell’innocenza, Capitolo trentatreesimo
28.10.25
K800
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