# Una delle scene più memorabili della storia del cinema è senz'altro quella nel "Padrino" di Francis Ford Coppola (1972) in cui un disgraziato, avendo rifiutato un'offerta che non poteva rifiutare, si trova nel letto la testa mozza del suo cavallo preferito.
A questo punto ci si potrebbe chiedere: cosa può capitare di peggio ? Ebbene, un caso peggiore l'ho trovato in un libro di Truman Capote, uno dei più importanti scrittori americani del secolo scorso.
Sidney Dillon, magnate della televisione di stirpe ebraica, vuole farsi a tutti i costi la moglie del governatore dello stato di New York, solo perché è la quintessenza dell'élite WASP (White Anglo Saxon Protestant) che l'ha sempre snobbato. Una sera la incontra per caso ad un pranzo, ed approfittando del fatto che sua moglie è fuori città, con un pretesto la porta nel suo pied-a-terre in un elegante albergo di New York, il Pierre; lì continuano a bere, finché ad un certo punto lui le chiede (1):
“Scusami, cara, ma vuoi scopare o no?” C’è una cosa da dire a favore degli aristocratici: anche i più stupidi hanno innato un pizzico di classe; lei dunque alzò le spalle – “Be’, sì, credo” – come se una commessa le avesse chiesto se le piaceva un certo cappello. Rassegnata, per così dire, alla vecchia e ben nota sfrontatezza da commesso viaggiatore ebreo.
La donna chiede di tenere spente le luci, e non si dimostra una compagna di letto gran che coinvolta (1).
La moglie del governatore non amava né baciare né abbracciare. Baciarla, secondo Dill, era come giocare all’ufficio postale con una balena morta e in putrefazione: aveva davvero bisogno di un dentista. Niente che lui facesse riusciva a colpirle la fantasia, se ne stava lì inerte come un missionario oltraggiato da tutta una serie di sudatissimi Swahili.
Quando Dillon in un modo o nell'altro riesce a concludere, la donna si alza in fretta e si veste, sempre a luci spente, lasciando al suo amante un ricordino davvero indimenticabile (1).
... mentre se ne stava lì sdraiato ad ascoltarla vestirsi, allungò una mano per toccarsi e sentì… sentì… Balzò a sedere e accese la luce. Tutto il suo apparato era, a toccarlo, strano e appiccicoso. Come se fosse stato coperto di sangue. E di fatto lo era. E così il letto. Le lenzuola erano insanguinate, con macchie grandi come il Brasile. La moglie del governatore aveva appena preso la borsetta e aperto la porta, e Dill disse: “Cosa diavolo è questo? Perché l’hai fatto?” E allora capì il perché, non perché glielo avesse detto lei, ma per l’occhiata che gli lanciò chiudendo la porta... Lo aveva preso in giro, aveva voluto punire la sua presunzione di ebreo.
A parte la circostanza per noi datata della rivalità, negli anni sessanta del secolo scorso, fra milionari WASP ed ebrei, allora accusati di monopolizzare l'industria dello spettacolo e dell'informazione, balza agli occhi un'amara ed eterna verità: le donne sono troppo complicate per degli esseri semplici, diretti, alla mano come i maschi della specie umana. Vatti a fidare !
Nota
1. Si veda: Truman Capote, Preghiere esaudite, La Côte Basque, Garzanti editore.
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