8.4.25

K741

# Le condizioni sempre più preoccupanti della psiche di Naoko distraggono Tōru dalla sua amicizia con Midori. Un giorno la ragazza si presenta con un taglio di capelli diverso dal solito, e rimane offesa a morte dal fatto che lui non se ne accorge, interrompendo i loro rapporti. Quando si rifà viva, pensando d'averlo punito abbastanza, gli comunica d'aver rotto col noioso fidanzato, e d'essere disposta ad approfondire la loro conoscenza. Tōru però si sente ancora legato a Naoko, col risultato di non poter fare l'amore con Midori; lei lo capisce, anzi gli si affeziona ancora di più proprio per questo, e non ne rimane affatto scoraggiata, proponendogli di prendersi cura comunque d'ogni sua esigenza.
Innanzitutto Midori è un'ottima cuoca. I suoi genitori gestivano una libreria, quindi non potevano occuparsi di lei e della sorella minore; stufa di mangiare cibi pronti, Midori lesse tutti i libri di cucina disponibili, per essere in grado di nutrire in maniera adeguata la sorella ed anche se stessa.
Per quanto riguarda le altre 'esigenze' (absit iniuria verbis) di Tōru, anche a questo ha la soluzione pronta, pur rispettando i limiti accettati da entrambi (1):

– Mangiare bene produce molti spermatozoi, – disse Midori. – Tanto dopo ci penso io a farti venire.
– Conto su di te.
– Sai? Io conosco un sacco di modi. Li ho imparati dalle riviste femminili che avevamo in libreria. C’è stato un numero speciale su tutti i modi di farlo quando la donna è incinta, per non fare andare il marito con le altre donne. Tu non puoi immaginare quanti modi ci sono! Scommetto che non vedi l’ora di conoscerli.
– Non sto nella pelle.

L'interessante programma è una specie di sogno ad occhi aperti per un eterosessuale di vent'anni; purtroppo non verrà mai messo in pratica perché il suicidio di Naoko travolge Tōru, che parte per un viaggio senza meta lungo le coste del Giappone, e vive per un mese come un vagabondo. Quando ritorna a Tokio telefona a Midori, ma non sapremo mai come evolveranno i loro rapporti, in quanto qui finisce il romanzo.
Interpellato dai lettori circa un possibile seguito che dia risposte alle molte domande lasciate in sospeso, Murakami ha spento ogni speranza al riguardo, anche perché in effetti "Norwegian Wood" è un caso particolare nella produzione dello scrittore giapponese, non certo famoso per il realismo dei suoi romanzi.

 Nota
 1. Si veda: Haruki Murakami, Norwegian Wood (Tokyo Blues), Capitolo 10, Einaudi editore

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