8.9.20

K498

# Aforismi inattuali

Il mondo moderno lascia insoddisfatti, o, dove esso appare soddisfatto di sé, è volgare.

Karl Marx
Lineamenti fondamentali di critica dell’economia politica

«Ma che ti è successo?». – «Non lo so» – disse esitando; «forse le Arpie mi sono volate sulla mensa». (1)
Chi ha le brame di un’anima elevata e delicata e solo di rado trova apparecchiata la sua mensa e pronto il suo cibo, incorrerà in ogni tempo in un grande pericolo: ma oggigiorno questo pericolo è straordinario. Sbalestrato in un’epoca rumorosa e plebea, con cui non ama mangiare da una sola scodella, può facilmente morire di fame e di sete, oppure, nel caso che, a onta di ciò, finisca per «allungare le mani» – per una subitanea nausea. – Probabilmente tutti noi abbiamo già seduto a tavole cui non appartenevamo: e proprio i più spirituali tra noi, che sono i più difficili da nutrire, conoscono quella pericolosa dyspepsia che ha origine da una cognizione e da una delusione improvvisa riguardo al nostro cibo e ai nostri vicini di tavola – la nausea postprandiale.

Friedrich Nietzsche
Al di là del bene e del male

Nota
1. La frase fa riferimento ad un episodio del mito degli Argonauti alla ricerca del Vello d'Oro. Ne parla ad esempio Apollonio Rodio nelle “Argonautiche”, libro secondo, versi 223-230.
L'indovino Fineo, per aver rivelato il futuro agli uomini, è condannato da Zeus ad una vecchiaia infinita, e ad avere il cibo sottratto o insozzato dalle Arpie:

Le Arpie mi strappano il cibo dalla bocca
scagliandosi da non so quale riparo maledetto,
e per me non c'è scampo. Quando mi prende la voglia
del cibo, più facilmente potrei nasconderla a me stesso
che a quelle, tanto fulminee piombano dal cielo.
E se accade talvolta che mi lascino qualche rimasuglio,
da esso si leva un putrido, insopportabile fetore, tanto
che nessun uomo neppure per un attimo resisterebbe
lì vicino, anche se avesse il cuore forgiato nell'acciaio.

traduzione di Alberto Borgogno dall'edizione Mondadori

Nessun commento: