# A proposito del dominio del caso nei destini dell'universo e di quella specie di scimmia nuda che è l'homo ‘soi-disant’ sapiens, consideriamo questo scenario: circa sessantasei milioni di anni fa, una serie di scontri del tutto casuali tra enormi conglomerati di roccia nella Fascia degli Asteroidi, fra quei pianeti che la fantasia della suddetta scimmia nuda avrebbe chiamato Marte e Giove, spinge appunto un asteroide fuori dalla sua orbita, facendolo precipitare nel pozzo gravitazionale creato dalla distorsione dello spazio-tempo di cui è responsabile la massa del Sole.
In maniera altrettanto casuale, questo spezzone di roccia del diametro di circa dieci kilometri incontra sul suo cammino verso la distruzione un pianeta allora dominato da numerose specie di enormi rettili, in seguito chiamati Dinosauri. L'impatto produce un'energia pari a un miliardo di bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima e scaglia nell'atmosfera una quantità inimmaginabile di detriti, che incendiandosi mentre ricadono al suolo danno fuoco a quasi tutte le foreste del pianeta, anche sull'emisfero opposto al cratere creato dall'asteroide, nell'odierno Yucatan. L'inverno nucleare che ne consegue contribuisce all'estinzione del 75% delle specie animali e vegetali, e alla morte del 99,99% degli esseri allora viventi.
A quei tempi, nel periodo geologico detto Cretaceo, i mammiferi erano rappresentati da una sorta di toporagno, il cui principale interesse nella vita penso fosse quello di non farsi calpestare dai dinosauri. Solo con la loro estinzione si produsse un ambiente ecologico adatto all'evoluzione di questa specie, che si differenziò in maniera davvero strabiliante, grazie al suo asso nella manica: un uso massiccio della riproduzione sessuale. Chi ha usato di più questo strumento, ossia gli ominidi le cui femmine sono fertili tutto l'anno, si è evoluto più degli altri, grazie agli innumerevoli errori, ancora una volta casuali, inseriti nel DNA dalla ricombinazione dei geni maschili e femminili.
Su tali fatti vi è un ampio consenso della comunità scientifica, quindi finché qualcuno non troverà una spiegazione migliore diamoli per assodati; questo tuttavia non conclude il discorso. Secondo me il risultato più sorprendente di questa pletora di eventi fortuiti è che abbia potuto produrre una specie vivente capace di inventarsi le spiegazioni più assurde riguardo alla propria esistenza e destino nel cosmo, e che tuttora simili farneticazioni circolino nella maniera più spudorata.
In maniera altrettanto casuale, questo spezzone di roccia del diametro di circa dieci kilometri incontra sul suo cammino verso la distruzione un pianeta allora dominato da numerose specie di enormi rettili, in seguito chiamati Dinosauri. L'impatto produce un'energia pari a un miliardo di bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima e scaglia nell'atmosfera una quantità inimmaginabile di detriti, che incendiandosi mentre ricadono al suolo danno fuoco a quasi tutte le foreste del pianeta, anche sull'emisfero opposto al cratere creato dall'asteroide, nell'odierno Yucatan. L'inverno nucleare che ne consegue contribuisce all'estinzione del 75% delle specie animali e vegetali, e alla morte del 99,99% degli esseri allora viventi.
A quei tempi, nel periodo geologico detto Cretaceo, i mammiferi erano rappresentati da una sorta di toporagno, il cui principale interesse nella vita penso fosse quello di non farsi calpestare dai dinosauri. Solo con la loro estinzione si produsse un ambiente ecologico adatto all'evoluzione di questa specie, che si differenziò in maniera davvero strabiliante, grazie al suo asso nella manica: un uso massiccio della riproduzione sessuale. Chi ha usato di più questo strumento, ossia gli ominidi le cui femmine sono fertili tutto l'anno, si è evoluto più degli altri, grazie agli innumerevoli errori, ancora una volta casuali, inseriti nel DNA dalla ricombinazione dei geni maschili e femminili.
Su tali fatti vi è un ampio consenso della comunità scientifica, quindi finché qualcuno non troverà una spiegazione migliore diamoli per assodati; questo tuttavia non conclude il discorso. Secondo me il risultato più sorprendente di questa pletora di eventi fortuiti è che abbia potuto produrre una specie vivente capace di inventarsi le spiegazioni più assurde riguardo alla propria esistenza e destino nel cosmo, e che tuttora simili farneticazioni circolino nella maniera più spudorata.
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