# Quando uscirono i primi dischi di rock'n'roll, negli Anni Cinquanta del secolo scorso, nelle classifiche erano inseriti nella categoria “Race”, ossia ‘razziali’, un modo eufemistico per indicare i prodotti destinati ad una clientela di giovani negri poveri. E' difficile sopravvalutare la rivoluzione culturale e civile che fu, nel giro di pochi anni, la trasformazione di un genere di nicchia, per non dire di ghetto, nella musica di un'intera generazione, senza distinzioni di classe, sesso o provenienza geografica.
Questo trascinò mutamenti simili nel campo della moda, dove i blue jeans, divisa dei lavoratori, divennero l'abbigliamento dei giovani, ed anche nel linguaggio, con l'ingresso delle “four-letter words”, fino allora appannaggio degli emarginati, nella parlata d'ogni giorno, almeno in America, dove in questo campo hanno perfino esagerato.
Insomma, sembrò davvero che il popolo avesse il potere, come dirà anni dopo una canzone di Patty Smith. Anche se il capitalismo fu svelto ad impadronirsi della gallina dalle uova d'oro, ed oggi avere un aspetto trasandato costa una fortuna, nondimeno non risuonò invano il grido di John Lennon: Power to the people !
E' uno degli aspetti più paradossali del Ventesimo Secolo che quanto i nazisti avrebbero chiamato con disprezzo “bolscevismo culturale” travolse innanzitutto gli Stati Uniti, e da lì si espanse su tutto il pianeta, tranne, ahimè, proprio nei paesi soi-disant comunisti.
Ho molti difetti di cui pentirmi, ma di qualcosa vado fiero: di essere sempre stato un bolscevico culturale. Ormai credo che continuerò ad esserlo finché il domani, a piccoli passi, non sarà giunto all'ultima sillaba del tempo prescritto.
Questo trascinò mutamenti simili nel campo della moda, dove i blue jeans, divisa dei lavoratori, divennero l'abbigliamento dei giovani, ed anche nel linguaggio, con l'ingresso delle “four-letter words”, fino allora appannaggio degli emarginati, nella parlata d'ogni giorno, almeno in America, dove in questo campo hanno perfino esagerato.
Insomma, sembrò davvero che il popolo avesse il potere, come dirà anni dopo una canzone di Patty Smith. Anche se il capitalismo fu svelto ad impadronirsi della gallina dalle uova d'oro, ed oggi avere un aspetto trasandato costa una fortuna, nondimeno non risuonò invano il grido di John Lennon: Power to the people !
E' uno degli aspetti più paradossali del Ventesimo Secolo che quanto i nazisti avrebbero chiamato con disprezzo “bolscevismo culturale” travolse innanzitutto gli Stati Uniti, e da lì si espanse su tutto il pianeta, tranne, ahimè, proprio nei paesi soi-disant comunisti.
Ho molti difetti di cui pentirmi, ma di qualcosa vado fiero: di essere sempre stato un bolscevico culturale. Ormai credo che continuerò ad esserlo finché il domani, a piccoli passi, non sarà giunto all'ultima sillaba del tempo prescritto.
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