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# Se Batman ha qualche problema a tenere testa a Catwoman, lo stesso capita a Superman, il cosiddetto “Uomo d'Acciaio”, che nelle mani di Lois Lane diventa l'uomo di plastilina: è così da sempre, e fin dal loro primo incontro.
Nella storia da cui è tratta l'immagine sottostante, Clark Kent è appena arrivato a Metropolis. Provenendo da un borgo rurale del Kansas, Smallville, in una grande città, dove la vita è convulsa ed i rapporti anonimi, si trova davvero male; sta decidendo se tornare al paesello o tentare la fortuna da qualche altra parte, quando gli capita di assistere ad un comizio del sindaco, in corsa per la rielezione. 

E' presente anche Lois Lane, come reporter del “Daily Planet”; Clark non l'ha mai vista di persona, pur apprezzandone gli articoli, ma basta che posi gli occhi su di lei perché qualcosa cambi per sempre, nella sua vita.

“Ti vidi e fui perduto ...” come diceva il poeta. All'improvviso Clark cambia idea su Metropolis, la definisce “perfetta", e non ha più alcuna intenzione di lasciarla.

 

Grazie ai suoi superpoteri Clark scopre poi l'ennesima malefatta di Lex Luthor, così mette assieme il coraggio di abbordare Lois, fuori dall'edificio del “Daily Planet”. La donna è assai interessata al possibile ‘scoop’, e forse un po' anche all'imbranato spasimante.

 

Per concludere devo sottolineare la splendida resa grafica dell'intera graphic novel, “Man and Superman”, opera di un fumettista italiano, Claudio Castellini. I testi sono di un autore storico della DC Comics, Marv Wolfman, a cui si deve fra l'altro quella pietra miliare che fu “Crisis on Infinite Earths" (1985-86).