20.2.18

K242

# La fantasia di William Shakespeare, la sua capacità di creare mondi palesemente falsi, ma ciò nonostante più reali della realtà è quanto ha consentito di fare della sua opera un testamento dell'inventiva umana, consegnandola alla storia della letteratura.
Lo stesso genio creativo il Bardo lo usa nell'inventare gli insulti che si scambiano i suoi personaggi durante le loro di solito animate discussioni. Ad esempio questo, scagliato da Falstaff nella Prima Parte dell'Enrico IV (Atto II Scena II, per l'esattezza):

You scullion. You rampallian. You fustilarian. I’ll tickle your catastrophe.

I tre termini hanno tutti lo stesso significato: servo, sguattero ed anche mascalzone, canaglia, ma spararli in successione ne amplifica l'effetto offensivo. Notevole poi la minaccia conclusiva: "Solleticherò la tua catastrofe", nel senso di 'stimolerò, provocherò'; c'è da chiedersi come potessero saltare in mente al Bardo simili giri di parole.
Quest'altro (Re Lear, Atto II Scena II) si distingue per la sua estensione e l'inevitabile riferimento alle attività professionali della madre del disgraziato a cui è rivolto, il quale risulta essere "figlio ed erede di una cagna bastarda", coll'ovvio doppio senso del termine 'bitch' nella sua originaria accezione metaforica:

Thou art a base, proud, shallow, beggarly, three-suited, hundred-pound, filthy worsted-stocking knave; a lily-liver’d, action-taking, whoreson, glass-gazing, superserviceable, finical rogue; one-trunk-inheriting slave; one that wouldst be a bawd in way of good service, and art nothing but the composition of a knave, beggar, coward, pandar, and the son and heir of a mongrel bitch; one whom I will beat into clamorous whining if thou deniest the least syllable of thy addition.

Invece Parolles, uno dei personaggi della commedia "All’s Well That Ends Well" ricorre al sarcasmo (Atto IV Scena III), rilevando come la miglior virtù dell'insultato sia l'ubriachezza, e il suo momento migliore quando dorme; infatti allora non danneggia che le lenzuola, com'è inevitabile dopo aver trascorso la serata a tracannare alcolici.

Drunkenness is his best virtue, for he will be swine drunk; and in his sleep he does little harm, save to his bedclothes about him.

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