# Ecco un altro esempio di quanto possa essere dura la vita delle principesse: la travagliata esistenza di Cristina di Svezia, degna di un romanzo. Non stupisce che sia stata più volte portata sullo schermo, da "La regina Cristina" (1933), con Greta Garbo, ad un film uscito tre anni fa, "The Girl King" (2015), di Mika Kaurismäki, di cui questa è la locandina.
Se Elizabeth of York fu costretta al matrimonio con uno sconosciuto, sorte peraltro comune alle nobildonne d'ogni tempo e paese, ed Elisabetta I rifiutò sempre di sposarsi per non cedere il controllo del regno d'Inghilterra all'eventuale marito, Cristina di Svezia risolse il problema di come sfuggire alla dominanza maschile in maniera ancora più radicale: diventando gay. E non nel senso che come principessa, e poi regina, forse pensava d'aver diritto di svagarsi a suo piacimento con le dame di compagnia; Cristina vestiva da uomo, aborriva il contatto coi maschi e per non rinunciare al suo stile di vita alternativo preferì abdicare al trono.
Ma su questo argomento davvero interessante so troppo poco; forse ne parlerò in un prossimo post, dopo che mi sia informato meglio.
Ma su questo argomento davvero interessante so troppo poco; forse ne parlerò in un prossimo post, dopo che mi sia informato meglio.
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