28.7.17

K183

# Sarà colpa dell'età che avanza, ma avendone ormai viste di tutti i colori, nel vero senso della parola, ben pochi film riescono ancora a divertirmi. Su di una di queste rare eccezioni sono capitato di recente: Resident Evil - The Final Chapter (2017).
Uscito con due anni di ritardo a causa della gravidanza della protagonista, Milla Jovovich, per un colpo di genio degli sceneggiatori questo capitolo finale della saga arriva a dare un senso a tutta la storia, iniziata quindici anni fa (il primo film è del 2002). Devo dire che ho tirato un sospiro di sollievo, considerato il guazzabuglio senza capo né coda che hanno messo assieme per l'ultimo film di Terminator.
La protagonista, Alice, regola finalmente i conti con l'Umbrella Corporation e libera nell'atmosfera l'antivirus necessario a distruggere il virus T, responsabile dello sterminio quasi totale dell'umanità, seguito dalla trasformazione dei cadaveri in morti viventi o mostri ancora più orribili, dando così una possibilità di sopravvivenza ai circa quattromila umani non mutati.
Passa il tempo, ma Milla Jovovich è sempre fantastica nei panni di Alice, la nemesi degli zombie e dei galoppini dell'Umbrella Corporation; forse l'hanno clonata in un esemplare che non invecchia.

 

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