# Non sono mai stato un appassionato del genere 'sit-com': le risate che commentano i dialoghi di solito le trovo irritanti. Ho cambiato idea coll'inizio di "The Big Bang Theory"; lì le risate non le sento nemmeno perché di solito rido anch'io.
Volendo poi scoprire se qualche altra poteva soddisfarmi, ne ho provate alcune, senza molto successo, finché l'anno scorso non è iniziata "2 Broke Girls", ossia: Due Ragazze Rovinate. Questa sit-com ha per protagoniste due cameriere dai backgrounds molto diversi: la mora si chiama Max, una proletaria figlia di padre ignoto, rovinata fin dalla nascita; la bionda è Caroline, il cui padre, un finanziere di Wall Street, è di recente finito in galera per 'embezzlement' (appropriazione indebita). Caroline ha così perso patrimonio, posizione sociale, casa a Manhattan ed ha dovuto cercarsi un lavoro per campare, finendo nel diner (un locale a metà fra fast food e ristorante) dove lavora Max.
Le due hanno stretto un'amicizia alquanto tempestosa, data le differenze di carattere ed educazione, cementata però dal proposito di aprire un loro negozio di dolciumi (quelli che in America chiamano 'cupcakes'), mettendo da parte i soldi delle mance del lavoro di cameriere.
Volendo poi scoprire se qualche altra poteva soddisfarmi, ne ho provate alcune, senza molto successo, finché l'anno scorso non è iniziata "2 Broke Girls", ossia: Due Ragazze Rovinate. Questa sit-com ha per protagoniste due cameriere dai backgrounds molto diversi: la mora si chiama Max, una proletaria figlia di padre ignoto, rovinata fin dalla nascita; la bionda è Caroline, il cui padre, un finanziere di Wall Street, è di recente finito in galera per 'embezzlement' (appropriazione indebita). Caroline ha così perso patrimonio, posizione sociale, casa a Manhattan ed ha dovuto cercarsi un lavoro per campare, finendo nel diner (un locale a metà fra fast food e ristorante) dove lavora Max.
Le due hanno stretto un'amicizia alquanto tempestosa, data le differenze di carattere ed educazione, cementata però dal proposito di aprire un loro negozio di dolciumi (quelli che in America chiamano 'cupcakes'), mettendo da parte i soldi delle mance del lavoro di cameriere.
La serie è divertente, ma non invidio chi dovesse tradurla in italiano: bisogna infatti sentire in che termini Max e Caroline si esprimono riguardo alla vita sessuale di uomini, donne e tutti i gradi intermedi, nonché su ogni aspetto, anche i più personali, del loro essere di sesso femminile.
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