1.11.09

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# Stimmate particolari e inconfondibili colpiscono come un marchio d'infamia chi non capisce nulla di economia: non può fare a meno di parlar male degli economisti. E' come se chi ha mal di denti se la prendesse coi dentisti, i quali sono gli unici in grado di farglielo passare.

Un'altra variante di questi deliri consiste nell'accusarli di non aver previsto la crisi. Ora, anche se Marx la definiva 'la scienza grigia', l'economia è pur sempre una scienza; inutile quindi pretendere le capacità millantate da veggenti, cartomanti e altri ciarlatani.
Se qualcuno vuole esercitarsi in simili prestazioni da mago, è meglio se si rivolge alla politica. Da questo punto di vista lo scatenarsi della crisi attuale poteva divinarsi già venticinque anni addietro, quando chi adesso si strappa le vesti plaudeva alla cosiddetta 'deregulation' messa in atto da Ronald Reagan (uno che di economia capiva ancora meno dei nostri governanti, ma questa è una corsa all'abisso, al limite analitico tendente a zero).
L'illusione di creare ricchezza dalla finanza, dalla carta e non dal lavoro poteva solo finire nel baratro dei fallimenti a catena. Marx docet !

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