# Al termine della seconda stagione di “Killing Eve”, le due improbabili alleate scoprono che dietro gli omicidi di quello che sembrava un serial killer vi è un magnate dell'informatica il quale, avendo creato un'app capace di svelare i segreti più nascosti di chiunque, attraverso Internet, vuole coprire le proprie tracce prima di venderla al migliore offerente.
Villanelle lo avvicina e riesce a far colpo su di lui, che la invita ad accompagnarlo in un viaggio a Roma, dove a quanto pare dovrà tenersi l'asta finale. Costui però, grazie alla sua app, è al corrente del piano elaborato da lei ed Eve per intrappolarlo, così le offre un mucchio di soldi se accetterà di uccidere l'agente segreto britannico in sua presenza: da quel degenerato che risulta essere, vuole assistere di persona ad un omicidio. L'assassina lo prende in parola, e lo sgozza davanti a uno specchio.
Villanelle lo avvicina e riesce a far colpo su di lui, che la invita ad accompagnarlo in un viaggio a Roma, dove a quanto pare dovrà tenersi l'asta finale. Costui però, grazie alla sua app, è al corrente del piano elaborato da lei ed Eve per intrappolarlo, così le offre un mucchio di soldi se accetterà di uccidere l'agente segreto britannico in sua presenza: da quel degenerato che risulta essere, vuole assistere di persona ad un omicidio. L'assassina lo prende in parola, e lo sgozza davanti a uno specchio.
Ultraviolenza come se piovesse, ma dato che la serie è prodotta da un ente serio e compassato come BBC America, ho la coscienza a posto.
I superiori di Eve avevano dato il loro benestare all'idea di arruolare Villanelle ponendo la precisa condizione che non ammazzasse nessuno, e soprattutto non uno degli uomini più ricchi e noti d'Inghilterra. Le due sono così ricercate dalla Polizia italiana, dall'MI6 e dalla misteriosa organizzazione chiamata “The Twelve” per cui un tempo lavorava Villanelle, e che non le perdona d'averla tradita; quando cadono in una sua imboscata, Eve per salvare l'altra deve fare a pezzi con un'ascia antincendio il sicario.
I superiori di Eve avevano dato il loro benestare all'idea di arruolare Villanelle ponendo la precisa condizione che non ammazzasse nessuno, e soprattutto non uno degli uomini più ricchi e noti d'Inghilterra. Le due sono così ricercate dalla Polizia italiana, dall'MI6 e dalla misteriosa organizzazione chiamata “The Twelve” per cui un tempo lavorava Villanelle, e che non le perdona d'averla tradita; quando cadono in una sua imboscata, Eve per salvare l'altra deve fare a pezzi con un'ascia antincendio il sicario.
Risulta però che Villanelle aveva con sé una pistola, quindi poteva trarsi d'impaccio da sola: ha voluto che Eve commettesse un omicidio per legarla a sé, col progetto poi di fuggire insieme in Alaska (!). Eve non può accettare un simile inganno, così decide di tornare a Londra, gettando Villanelle nello sconforto.
La mentalità borderline di Villanelle non è equipaggiata per elaborare delusioni: non sapendo come affrontare la marea emotiva che l'assale reagisce nel solo modo per lei concepibile, e spara a Eve.
La seconda stagione della serie si conclude quindi capovolgendo il finale della prima, dove era stata Eve ad accoltellare Villanelle, ma non c'è da preoccuparsi troppo: dato che “Killing Eve” è stata rinnovata per un altro anno, non credo proprio che una delle due protagoniste sia morta.






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