20.8.19

K387

# “Giulio Cesare” di William Shakespeare è uno dei drammi più potenti compresi nell'opera del Bardo di Stradford on Avon, nondimeno, quando serve da spunto per un episodio della terza stagione di “Upstart Crow”, la sit-com della BBC che ha come personaggio principale proprio Shakespeare, diventa tutto da ridere.
L'episodio si intitola “The Most Unkindest Cut of All”, citazione tratta appunto dal suddetta tragedia shakespeariana, Atto terzo, Scena seconda. Così Marco Antonio, durante i funerali di Cesare, definisce il fatto che Bruto sia stato fra chi lo aveva pugnalato, alle Idi di Marzo:

Judge, O you gods, how dearly Caesar lov'd him!
This was the most unkindest cut of all;
For when the noble Caesar saw him stab,
Ingratitude, more strong than traitors' arms,
Quite vanquish'd him: then burst his mighty
heart . . .

Tornando alla sit-com, innanzitutto il vecchio Will ha qualche difficoltà ad ammettere d'aver tratto lo spunto per il “Giulio Cesare”, anzi intere scene, dalle “Vite Parallele” di Plutarco, tradotte in inglese da Thomas North.


Poi ha la stravagante idea di farne non un dramma ma una commedia brillante incentrata sulla invasione della Gran Bretagna tentata da Cesare nel 55 a.C., o come dice lui stesso: “a light comedy about a trip to the seaside; he came, he saw, he had a little paddle”. E' la figlia della sua padrona di casa a Londra, Kate, a suggerirgli di scrivere una tragedia sulla morte di Cesare; lui pensa però che qualcuno potrebbe obiettare a mettere in scena assassinio, regicidio e tradimento, e descrive così il soggetto in questione:
 

Inutile dire che si tratta della regina Elisabetta I, la quale stava diventando calva, era rossa di capelli, disponeva di una grossa ascia e per di più non era affatto restia a calarla sul collo di chi le stava antipatico.
Sempre Kate allora gli propone di terminare la tragedia non con la morte di Cesare, ma con la sconfitta dei congiurati.
 

E' un caso unico nella storia del teatro che il personaggio eponimo muoia a nemmeno metà del dramma, ma se questo è servito a salvare Shakespeare da un'ingloriosa morte sul patibolo, allora ben venga.

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