2.7.19

K373

# Se dovessero chiedermi quale sia stato secondo me l'uomo politico più importante del XX secolo non avrei dubbi a rispondere: Winston Churchill.
La scelta può sembrare strana, visto che Churchill era di tendenze reazionarie, più che conservatrici, in quanto strenuo difensore di un imperialismo britannico ormai superato dalla storia. Inoltre come italiano dovrei sentirmi offeso dal fatto che disprezzava il nostro paese al punto da ritenerci degni di un buffone megalomane come Mussolini, che apprezzava proprio perché era riuscito a mettere in riga gente codarda e inaffidabile come gli abitanti del Bel Paese; in questo probabilmente ha una parte non piccola il tradizionale disprezzo dell'aristocrazia inglese per quanto abbia anche il minimo sentore di ‘papismo’.
Tutto ciò viene sopravanzato dal fatto che Churchill fu l'unico, fra i politici del suo tempo, a comprendere la natura ‘demoniaca’ del nazismo (l'aggettivo è inadeguato, ma non me ne viene in mente uno migliore), rivelata poi a tutto il mondo dalla scoperta dei campi di concentramento, dello sterminio di ebrei, oppositori e chiunque nel loro delirio i nazisti considerassero ‘inferiore’, nonché dei crimini di guerra commessi nei territori occupati.
Nel 1940, quando perfino all'interno del suo governo vi era chi spingeva per giungere ad un accordo con Hitler (ad esempio il Ministro degli Esteri, Lord Halifax), dopo la disfatta vergognosa dell'esercito francese e con la possibilità del massacro della forza di intervento inglese sulle spiagge di Dunkerque, Churchill oppose un netto rifiuto, avendo capito che in quella guerra non era in gioco il dominio di Germania o Gran Bretagna sull'Europa o la spartizione di sfere di influenza globali, ma il concetto stesso di civiltà come si era andato plasmando nel corso dei millenni.
Se Churchill avesse accettato di scendere a patti con Hitler, e disponeva di buoni motivi per farlo, non avendo ottenuto l'intervento degli Stati Uniti, e con la Francia ormai in mano ai fascisti di Pétain, i nazisti, liberi da preoccupazioni sul fronte occidentale, avrebbero probabilmente sconfitto anche i russi. Invece, nonostante il suo feroce anticomunismo, quando seppe che Hitler aveva attaccato l'Unione Sovietica si affrettò a siglare un patto d'azione comune con Stalin, ed a promettergli aiuti militari. L'Inghilterra aveva però ben poco da offrire, nel 1941; anche se i sovietici sono sempre stati restii ad ammetterlo, la travolgente avanzata dell'Armata Rossa fino a Berlino avvenne su jeep e camion americani, forniti da Roosevelt tramite la cosiddetta "Legge Affitti e Prestiti”.
Senza la determinazione di Churchill a sbarrare il passo a Hitler ed al nazismo, la storia europea e mondiale avrebbe preso una direzione che è agghiacciante anche solo considerare per ipotesi. La Gran Bretagna negli ultimi tempi non attraversa il suo momento migliore, per così dire, ma si dovrà sempre esserle riconoscenti per aver prodotto una personalità come quella di Winston Churchill.

 

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