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# Giunti ormai alla resa dei conti con i difensori di King's Landing (se non si fosse capito, sto parlando degli episodi conclusivi della serie televisiva “Game of Thrones”) io fra me dicevo: “Speriamo non facciano arrabbiare Daenerys, the Breaker of Chains, the Mother of Dragons; è una Targaryen, non si sa mai come può andare a finire.”
Voglio dire, suo padre è passato alla storia dei Seven Kingdoms come “the Mad King” perché il suo divertimento preferito consisteva nel bruciare viva la gente, e come dice il proverbio, la mela non cade mai molto lontana dall'albero.
Purtroppo cosa va a combinarti la solita Cersei, da quella bitch out of hell che è sempre stata ? Fa decapitare davanti ai suoi occhi la cara Missandei ! 

Prima che le tagliassero la testa, Missandei ha detto una sola parola: “Drakaris”. Com'è noto questo è il comando con cui Daenerys ordina ai draghi di eruttare fuoco, e la loro Madre, anche se glien'è rimasto uno solo, accoglie alla lettera il suo suggerimento: scatena il fuoco dell'inferno su King's Landing, e produce la più grande carneficina che si sia mai vista in una serie televisiva.

 

Com'era prevedibile le anime sensibili si sono scandalizzate, inondando i social network di post indignati per il presunto pervertimento del personaggio di Daenerys; uno ha perfino minacciato di far causa alla casa produttrice per farsi risarcire tutto il tempo secondo lui sprecato a guardare le otto stagioni della serie.
Ora, chi ha visto tutte le puntate deve sapere che Daenerys non ha mai risparmiato il fuoco dei draghi sui nemici, quindi il suo comportamento, anche se leggermente sopra le righe, non è affatto fuori carattere; inoltre, vogliamo censurare le serie tv quando un personaggio fa il ‘cattivo’ ? Allora censuriamo anche Shakespeare perché Riccardo III è una canaglia, come dice lui stesso, o perché Macbeth non ha scrupolo alcuno ad ammazzare mogli e figli dei suoi oppositori.

 

Se il quinto episodio ha lasciato molti insoddisfatti, la vera catastrofe si è però verificata nel sesto ed ultimo: senza più la traccia dei libri di George Martin, sceneggiatori del tutto inetti sono riusciti a far pentire buona parte dei fan di aver seguito per un decennio “Game of Thrones”. 

Forse ne parlerò in un prossimo post; per adesso basti dire che sono apparse petizioni online perché riscrivano e girino da capo l'intera ottava stagione.