# Mi sembra sia stato Goethe, in non so più quale parte della sua vasta opera, a definire l'assassinio di Cesare il crimine più inutile della storia umana. Questa opinione è avallata da Cicerone appena un mese dopo il misfatto, quando scrive ad Attico (1):
La tirannide continua ad esistere, mentre il tiranno è morto ! Ci rallegriamo della morte di colui che è stato ucciso, ma sosteniamo il suo operato !
Tutti gli atti di Cesare infatti continuarono ad avere valore, e perfino la sua designazione di consoli e pretori per i due anni successivi; essi, come si può capire, erano suoi sostenitori. Inoltre nel 44 a.C. era console Marco Antonio; dalla carica politica, insieme al sostegno delle legioni, giacché era stato secondo in comando di Cesare durante la campagna di Gallia, egli ottenne un'immunità fatale per i piani dei congiurati.
Il sogno di Cicerone e Bruto di tornare ad un governo repubblicano ormai sorpassato dalla storia, o come direbbe Karl Marx, dallo sviluppo delle forze produttive si rivelò un incubo destinato a partorire due nuove guerre civili, ed infine l'Impero di uno solo. Avrebbe dovuto essere Giulio Cesare; l'unico risultato della sua uccisione fu di trasmetterne l'eredità a chi era legalmente, oltre che politicamente, il suo erede: Caio Giulio Cesare Ottaviano, il futuro Augusto.
La tirannide continua ad esistere, mentre il tiranno è morto ! Ci rallegriamo della morte di colui che è stato ucciso, ma sosteniamo il suo operato !
Tutti gli atti di Cesare infatti continuarono ad avere valore, e perfino la sua designazione di consoli e pretori per i due anni successivi; essi, come si può capire, erano suoi sostenitori. Inoltre nel 44 a.C. era console Marco Antonio; dalla carica politica, insieme al sostegno delle legioni, giacché era stato secondo in comando di Cesare durante la campagna di Gallia, egli ottenne un'immunità fatale per i piani dei congiurati.
Il sogno di Cicerone e Bruto di tornare ad un governo repubblicano ormai sorpassato dalla storia, o come direbbe Karl Marx, dallo sviluppo delle forze produttive si rivelò un incubo destinato a partorire due nuove guerre civili, ed infine l'Impero di uno solo. Avrebbe dovuto essere Giulio Cesare; l'unico risultato della sua uccisione fu di trasmetterne l'eredità a chi era legalmente, oltre che politicamente, il suo erede: Caio Giulio Cesare Ottaviano, il futuro Augusto.
Nota
1. Marco Tullio Cicerone, Epistole ad Attico, XIV, 9, 2; lettera del 17 aprile 44 a.C.
1. Marco Tullio Cicerone, Epistole ad Attico, XIV, 9, 2; lettera del 17 aprile 44 a.C.
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