# La crisi economica che da qualche anno imperversa nei paesi occidentali ha scosso molte certezze riguardo alle 'magnifiche sorti e progressive' del capitalismo, ma anche, mi spiace dirlo, posto una pietra tombale su quella parte del pensiero di Karl Marx chiamata 'determinismo storico'. Oggi sappiamo che non vi è nulla di determinato nella storia, e tanto meno nell'economia: lo stato caotico (nel senso della teoria matematica del caos) dei mercati, se da un lato ne ha garantito finora la vitalità, e la superiorità su qualunque tipo di programmazione economica, dall'altro li rende intrinsecamente instabili, e soggetti al più disastroso 'effetto farfalla'.
Non ci si poteva del resto attendere che la vita economica seguisse una via diversa dalla realtà fisica, com'è noto governata, nei suoi aspetti fondamentali, dal principio di indeterminazione di Heisemberg, base della meccanica quantistica. Anche la parte più pura del pensiero umano, la matematica, è andata incontro nel corso del Novecento ad analoga crisi epocale, quando Kurt Gödel ha provato, coi suoi teoremi, che ogni sistema formale è o incompleto, ossia ammette proposizioni indecidibili, o incoerente.
Capisco che lo spettacolo di un mondo fattosi ad un tratto caotico, indeterminato, incompleto possa turbare le anime sensibili, le quali però possono sempre ricorrere ad una medicina infallibile: l'ignoranza, o, il che è lo stesso, la religione.
Questa perlomeno non è una novità; aveva già scritto Arthur Schopenhauer, a metà dell'Ottocento:
Le religioni sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria.
Non ci si poteva del resto attendere che la vita economica seguisse una via diversa dalla realtà fisica, com'è noto governata, nei suoi aspetti fondamentali, dal principio di indeterminazione di Heisemberg, base della meccanica quantistica. Anche la parte più pura del pensiero umano, la matematica, è andata incontro nel corso del Novecento ad analoga crisi epocale, quando Kurt Gödel ha provato, coi suoi teoremi, che ogni sistema formale è o incompleto, ossia ammette proposizioni indecidibili, o incoerente.
Capisco che lo spettacolo di un mondo fattosi ad un tratto caotico, indeterminato, incompleto possa turbare le anime sensibili, le quali però possono sempre ricorrere ad una medicina infallibile: l'ignoranza, o, il che è lo stesso, la religione.
Questa perlomeno non è una novità; aveva già scritto Arthur Schopenhauer, a metà dell'Ottocento:
Le religioni sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria.
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