# Uno dei grandi vantaggi della lingua francese è che l'accento cade sempre sull'ultima sillaba, quindi almeno da questo punto di vista non possono esservi incertezze. Lo stesso non capita né in inglese né in italiano, così chi ne ha solo una conoscenza amatoriale, come me stesso almeno per quanto riguarda l'inglese, rischia sempre di trovarsi a leggere un testo senza sapere dove finisce l'accento di qualche parola, e ad esempio nel caso di Shakespeare il fatto è spiacevole.
Tale considerazione mi è sorta in mente vedendo le puntate di una serie televisiva prodotta da Showtime: "The Borgias". Si tratta di un prodotto notevole per dispendio di mezzi produttivi, ma appunto per questo ci si sarebbe aspettati che assumessero un qualunque italiano dotato di licenza elementare come coach degli accenti; dato che non hanno preso questa precauzione, la famiglia dei Medici si trasforma in Medìci, il ducato di Pesaro in Pesàro, e il Cardinale Piccolomini in Piccolomìni. Lo spostamento in avanti dell'accento di una sillaba in più del dovuto forse è influenzato dal francese, ma di sicuro fa parlare l'intera famiglia Borgia come in una comica di Stanlio e Ollio.
Per il resto la serie è molto interessante, dato anche il contributo degli attori, tra cui Jeremy Irons che interpreta un papa Alessandro VI dubbioso ed emaciato, molto diverso da come me lo aspettavo; con ogni evidenza ormai le produzioni televisive possono offrire ingaggi che rivaleggiano con quelli holliwoodiani. Commenti storici è impossibile farne, almeno per un italiano: forse ce la saremmo davvero cavata meglio se lo stato pontificio avesse inghiottito anche il resto dell'Italia, e meglio ancora se Cesare Borgia, il figlio di Alessandro VI, fosse divenuto papa.
Vedo uno spettacolo così ricco di significato e insieme così mirabilmente paradossale, che tutte le divinità dell'Olimpo vi avrebbero trovato spunto per un'immortale risata: Cesare Borgia Papa ... mi capite ? Ebbene sì, questa sarebbe stata la vittoria alla quale oggi io anelo: con essa il cristianesimo sarebbe stato eliminato !
Friedrich Nietzsche
L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo, 61
Tale considerazione mi è sorta in mente vedendo le puntate di una serie televisiva prodotta da Showtime: "The Borgias". Si tratta di un prodotto notevole per dispendio di mezzi produttivi, ma appunto per questo ci si sarebbe aspettati che assumessero un qualunque italiano dotato di licenza elementare come coach degli accenti; dato che non hanno preso questa precauzione, la famiglia dei Medici si trasforma in Medìci, il ducato di Pesaro in Pesàro, e il Cardinale Piccolomini in Piccolomìni. Lo spostamento in avanti dell'accento di una sillaba in più del dovuto forse è influenzato dal francese, ma di sicuro fa parlare l'intera famiglia Borgia come in una comica di Stanlio e Ollio.
Per il resto la serie è molto interessante, dato anche il contributo degli attori, tra cui Jeremy Irons che interpreta un papa Alessandro VI dubbioso ed emaciato, molto diverso da come me lo aspettavo; con ogni evidenza ormai le produzioni televisive possono offrire ingaggi che rivaleggiano con quelli holliwoodiani. Commenti storici è impossibile farne, almeno per un italiano: forse ce la saremmo davvero cavata meglio se lo stato pontificio avesse inghiottito anche il resto dell'Italia, e meglio ancora se Cesare Borgia, il figlio di Alessandro VI, fosse divenuto papa.
Vedo uno spettacolo così ricco di significato e insieme così mirabilmente paradossale, che tutte le divinità dell'Olimpo vi avrebbero trovato spunto per un'immortale risata: Cesare Borgia Papa ... mi capite ? Ebbene sì, questa sarebbe stata la vittoria alla quale oggi io anelo: con essa il cristianesimo sarebbe stato eliminato !
Friedrich Nietzsche
L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo, 61
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