# Ho trovato molto interessante il personaggio di Jane Eyre, la sventurata governante protagonista del romanzo di Charlotte Brontë: è una donna intelligente, sensibile e perfino in avanti sui suoi tempi, ad esempio nel modo di trattare i bambini, allora tenuti in minor considerazione degli animali domestici. E' proprio la sua intelligenza, tuttavia, la perfetta comprensione delle richieste della società intorno a lei, a impedirle di vivere appieno la storia d'amore con Mr. Rochester, al punto che piuttosto di stargli accanto al di fuori del matrimonio preferisce lasciarsi morire in mezzo alla brughiera (viene poi salvata per caso, ma questo è un altro discorso).
In effetti Rochester le propone di restare insieme come fratello e sorella, ma per una donna appassionata come Jane ciò risulta ancora peggio del rinunciare a lui per sempre. Almeno questo non è cambiato da allora ad oggi; per il resto bisogna rilevare come nel corso di due secoli uno dei paradigmi su cui si fonda la nostra società, e forse qualunque altra, non solo sia mutato, ma si sia completamente capovolto.
A titolo di esempio, fra le serie americane che seguo via Internet vi è una sit-com intitolata "Friends with benefits". Le sue puntate narrano delle avventure e disavventure sentimentali di due amici, un uomo e una donna, i quali, volendo consolarsi delle rispettive delusioni, finiscono regolarmente a letto assieme, senza che questo implichi alcun legame emotivo, e tanto meno la necessità di sposarsi per poterlo fare: il sesso è solo un'attività ricreativa, che risulta fra i benefici della loro amicizia.
Non sono certo il primo a scoprire che nella specie umana la cultura è molto più importante della natura. Il modo di considerare le relazioni fra i sessi si è già rovesciato più volte, nel corso della nostra breve storia cosiddetta civile; potrebbe capovolgersi di nuovo.
In effetti Rochester le propone di restare insieme come fratello e sorella, ma per una donna appassionata come Jane ciò risulta ancora peggio del rinunciare a lui per sempre. Almeno questo non è cambiato da allora ad oggi; per il resto bisogna rilevare come nel corso di due secoli uno dei paradigmi su cui si fonda la nostra società, e forse qualunque altra, non solo sia mutato, ma si sia completamente capovolto.
A titolo di esempio, fra le serie americane che seguo via Internet vi è una sit-com intitolata "Friends with benefits". Le sue puntate narrano delle avventure e disavventure sentimentali di due amici, un uomo e una donna, i quali, volendo consolarsi delle rispettive delusioni, finiscono regolarmente a letto assieme, senza che questo implichi alcun legame emotivo, e tanto meno la necessità di sposarsi per poterlo fare: il sesso è solo un'attività ricreativa, che risulta fra i benefici della loro amicizia.
Non sono certo il primo a scoprire che nella specie umana la cultura è molto più importante della natura. Il modo di considerare le relazioni fra i sessi si è già rovesciato più volte, nel corso della nostra breve storia cosiddetta civile; potrebbe capovolgersi di nuovo.
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