# I film pornografici hanno sempre riscosso scarso interesse, da parte mia, forse per una forma di ridicolo snobismo influenzato da Charles Baudelaire quando parla dello
spectacle ennuyeux de l'immortel péché (1)
Non ho mai avuto un videoregistratore, anche se molti l'hanno comprato al solo scopo di far girare cassette porno. Al cinema avrò visto due o tre film, da giovane, per farmi quattro risate con gli amici (non c'è altra reazione possibile, se sullo schermo si presentano organi sessuali alti due o tre metri).
Oggi quei tempi sono finiti, e non solo per ragioni anagrafiche. L'avvento di Internet ha cambiato profondamente questo settore economico, come molti altri, soprattutto a causa dell'invasione delle dilettanti: non c'è al mondo casalinga o madre di famiglia, studentessa, manager, ingegnere nucleare la quale disponga di una webcam che non l'abbia già messa in rete, con tutte le sue prodezze.
Se si volesse la prova provata che le razze non esistono, e che l'umanità è una sola, la si avrebbe nel fatto che simili comportamenti non prevedono distinzioni geografiche (si possono reperire performances provenienti da ogni continente), di razza o di religione. Per quanto si erigano steccati religiosi o ideologici, essi vengono travolti da quella forza della natura che gli antichi romani chiamavano Venere, come dice il poeta:
Così, soggiogato dalla tua grazia, bramoso
ognuno ti segue ove ti piaccia condurlo ... (2)
Note
1. Les Fleurs du Mal, CXXVI Le Voyage, VI
2. Tito Lucrezio Caro, La Natura, I, 15-16
Nessun commento:
Posta un commento