5.2.08

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# Che bisogno soddisfano i preti, quale inconfessabile perversione dell'animo umano, per essere ancora in circolazione oberati dal carico delle loro stronzate ? Forse il bisogno di rifiutare la realtà.

E' facile dire che l'uomo è solo una specie animale come le altre, evolutasi per caso sull'anonimo pianeta di una stella secondaria, una delle centinaia di miliardi della nostra galassia, a sua volta simile a miliardi d'altre; che la vita non ha senso, ed è inutile cercarne uno; che si vive e si muore senza una ragione.
Tutto ciò, invece di consolare l'umanità spingendola ad accettare l'inevitabile, mette i più deboli nella condizione del bambino maltrattato, che ha bisogno di crearsi un compagno di giochi immaginario, per tenere a bada il proprio dolore. A questo servono i miti, le religioni, perfino l'arte, che però ha il vantaggio di non dare assuefazione, spingendo a imporre le proprie stravaganze.
Insomma la religione è una droga, come la definì Marx, che aveva già capito tutto. L'unica differenza, e non da poco, è che in questo caso sono i drogati a voler convertire gli altri alla propria perversione.

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