16.8.22

K702

# In un post precedente ho definito 'delirante' il comportamento di Donald Trump davanti all'epidemia da Corona virus, ma dal punto di vista della psichiatria clinica questo non è esatto. Il Manuale statistico e diagnostico della salute mentale (DSM), la Bibbia internazionale degli psichiatri, definisce delirio un convincimento errato e incorreggibile, mantenuto nel tempo contro qualsiasi prova contraria e argomento razionale; una persona tuttavia riceve una diagnosi di delirio solo quando le sue false credenze sono personali, idiosincratiche e invalidanti, cioè gli causano danno.
Ora, se Trump negava il riscaldamento globale, dava la colpa agli immigrati dei problemi economici dell'America, denigrava i vaccini pur con migliaia di morti quasi accatastati davanti alla Casa Bianca, è evidente che stava delirando, questo però non gli ha recato alcun danno, anzi, è proprio l'atteggiamento che gli ha consentito di diventare Presidente degli Stati Uniti. A delirare nel senso psichiatrico del termine sono stati i suoi elettori, che dalla loro scelta hanno derivato solo danni: l'uscita dell'America dagli Accordi di Parigi sul clima, di cui risentiranno in un futuro non troppo lontano i loro figli; la riduzione delle tasse per gli amici milionari di Trump, mentre i giovani, per quanto istruiti, non trovano lavoro; il clamoroso annullamento dei diritti delle sue elettrici, in termini di gestione della propria salute sessuale e riproduttiva, tramite i giudici conservatori nominati da Trump alla Corte Suprema, eccetera eccetera.
Naturalmente resta da chiedersi come sia stato possibile il verificarsi di un simile evento, con la metà di una nazione che ha deciso di posare gli zebedei su di un'incudine e prenderli a martellate. Più che la politica deve entrarci la psicologia sociale: la società americana, o almeno buona parte di essa, si può considerare delirante perché ha perso il contatto con la realtà, rifugiandosi in una forma di difesa autodistruttiva davanti ad un presente troppo doloroso o difficile da cambiare. Questo spiega perché per Trump abbia votato in massa una classe operaia, un tempo totalmente democratica, ormai priva di futuro, sostituita dai robot nelle fabbriche che non hanno preso la via dell'estero.
Di fronte all'enormità dei problemi, tanto vale votare per chi propone di risolverli costruendo un muro, qualcosa di solido, visibile, tangibile, per quanto inutile a difendere da numeri e statistiche che illustrano una realtà insostenibile. Lo stesso devono aver pensato i tedeschi quando avevano un'inflazione di un miliardo di punti al giorno, e si è presentato qualcuno a dire che era colpa degli ebrei. Sappiamo tutti com'è finita.

12.8.22

K701

# Ah, l'estate !

Midsummer: The Long Afternoon

pin-up by Gil Elvgren "In for a tanning"

9.8.22

K700

# Quadri da un'esposizione personale

Greg Capullo "Highway to Fuckin' Hell" 

 

2.8.22

K698

# Non solo non avrebbe dovuto stupire nessuno che Donald Trump abbia vinto le elezioni presidenziali nel 2016, ma a me sembra palese che le avrebbe vinte di nuovo nel 2020, non fosse stato per la sua gestione, che voglio definire 'surreale' (ma si possono usare anche gli aggettivi 'dilettantesca' o 'delirante'), della pandemia da Corona virus.
Mentre in America la gente moriva a centinaia di migliaia, molti di più che in qualunque nazione sviluppata, Trump ha nell'ordine:
1) reputato la pandemia una leggera influenza, che presto sarebbe svanita nel nulla;
2) proposto di curarla con iniezioni di candeggina ed altri disinfettanti nelle vene dei malati;
3) quando poi si è ammalato lui stesso, data l'assenza d'ogni misura di precauzione alla Casa Bianca, ha speso una cifra spropositata per una cura sperimentale che lo rimettesse in piedi; per un colpo di fortuna c'è riuscito, il che gli ha dato modo di dichiarare che il lock-down era inutile, visto che si guariva facilmente.
Tuttavia i danni peggiori, probabilmente destinati a pesare sulla vita degli americani anche nei prossimi anni, se non decenni, Trump li ha provocati con lo scontro ideologico scatenato, per puri scopi elettorali, prima sulle mascherine e poi sui vaccini, sostenendo a spada tratta la libertà di non immunizzarsi per evitare qualunque interferenza del governo nella vita dei cittadini, anche a costo di morire e far morire gli altri. A tutt'oggi almeno un terzo degli americani è contro la vaccinazione, il che impedirà per sempre a questo paese di raggiungere la cosiddetta 'immunità di gregge', con conseguenze davvero disastrose, avendo ormai abbondantemente superato il milione di morti.
Quando poi la crisi economica causata dalla pandemia ha cominciato a mordere le natiche anche ai suoi elettori, con una delle sue tipiche capriole Trump ha buttato a mare i principi liberali per varare misure di sostegno dell'economia pari a 2200 miliardi di dollari, la cifra più alta mai stanziata da un presidente, seguita da altri stanziamenti più ridotti, dell'ordine comunque di centinaia di miliardi. Roba che se l'avesse proposta Bernie Sanders, il senatore 'comunista', come lo definisce Fox News, i repubblicani l'avrebbero inseguito coi forconi.
A questo punto l'elettorato americano si è convinto che tanto valeva eleggere un democratico, il quale proponeva di implementare le stesse politiche, forse con più ragionevolezza o coerenza.

29.7.22

K697

# Ah, l'estate !  

Sport estivi: Cicloturismo

Queste cicliste potrebbero partecipare al giro d'Italia. Nessun maschio è ancora riuscito a superarle !

26.7.22

K696

# Nella serie televisiva "First Kill" le due protagoniste, sfuggite alla presa delle loro famiglie di mortali nemici, cercano rifugio nel liceo che frequentano. La scuola sta organizzando una messa in scena di "Romeo e Giulietta" di Shakespeare; a suo dire, Calliope è una fan sfegatata del Bardo immortale, il che me la fa trovare decisamente simpatica, nonostante gli istinti omicidi che le derivano dalla qualifica di Hunter. La ragazza dimostra la sua competenza mettendosi a recitare l'inizio del Prologo della tragedia,

prima di dedicarsi con la sua Juliette al loro passatempo preferito. 

A questo punto devo dire che se avesse due protagonisti maschili, la serie sarebbe una fetecchia inguardabile.
Comunque, le cose non saranno sempre così idilliache; qui siamo solo a metà del racconto, ma devo saltare alla fine. Durante una rissa, la cattivissima sorella di Juliette, Elinor, ferisce mortalmente il fratello di Calliope, Theo; sapendo quanto l'altra gli sia affezionata, per salvarlo Juliette non vede altro modo che trasformarlo in vampiro: idea davvero pessima, vista la sua provenienza da una stirpe di Hunters.
In effetti Calliope la prende molto male, e tronca i loro rapporti in maniera definitiva.

 

Col cuore spezzato, Juliette ricorda l'ammonimento che nel dramma shakespeariano (Atto secondo, Scena sesta) Frate Lorenzo rivolge a Romeo:

The sweetest honey
Is loathsome in his own deliciousness
And in the taste confounds the appetite:
Therefore love moderately

Il miele più dolce diventa stucchevole
proprio per la sua squisitezza
ed annulla la voglia appena assaggiato:
perciò sii moderato nell’amare

Ma per loro, come per i tragici innamorati di Verona, è ormai troppo tardi.

Possibile che finisca così, o queste sono solo le basi su cui impostare una seconda stagione ? Per adesso non si sa niente di preciso, ma vista la falcidia di produzioni portata avanti negli ultimi tempi, è probabile che anche questa serie cada sotto la stessa scure. Peccato, tutto sommato non mi è spiaciuta.